Imbalsamazione e mummificazione
(dal Libro: La tanatoprassi. Manuale descrittivo della pratica di tanatoprassi secondo la tradizione francese. PIERRE LARRIBE a cura di Laura Rovina)
Nella lingua italiana esiste una sostanziale differenza di significato tramummificazione ed imbalsamazione, anche se nei linguaggio comune non sifa pressoché alcuna distinzione.
Se il corpo si è conservato naturalmente, senza l’intervento umano e senza alcuna manipolazione, questo corpo è mummificato.
La parola mummia fu usata inizialmente dagli Arabi d’Egitto per designare una sostanza di origine petrolifera impiegata nelle pratiche di imbalsamazione dei cadaveri. l primi viaggiatori greci giunti in Egitto attribuirono poi per estensione il termine “mummia” ai cadaveri cosparsi con tale materia prima, tramandando così questo nome nelle lingue moderne.
Se un corpo è stato sottoposto artificialmente a pratiche chimico/fisiche chene impediscono la decomposizione si deve parlare di imbalsamazione.
ll termine deriva dal Greco Balsamon cioè balsamo (mettere in balsamo) richiamando l’idea delle sostanze utilizzate a tale scopo. ln un individuo adulto circa il 70% del corpo è costituito da acqua; afiinché non si inneschi il processo putrefattivo, il corpo deve essere privato.
La sostanza organica si può conservare attraverso:
Calore: il caldo può conservare un cadavere solo perché permette eliminare l`acqua.
Affumicazione: il fumo di legna produce due azioni: una fisica essiccamento dovuto al calore; ed una chimica dovuta al fenolo e ad altre sostanze antisettiche da esso derivate che facilitano la sterilizzazione.
Freddo: con il congelamento si ottiene una sospensione dell’attività deimicrorganismi e degli enzimi autolitici; cessato l’apporto di freddo, cessa anche la conservazione della sostanza organica.
Corificazione: è il processo di concia naturale: un corpo immerso in acqua ricca di sostanze tanniche (presente nella corteccia di numerose piante comela quercia), assume la consistenza del cuoio, diventando imputrescibile. Si può verificare anche in casse di zinco ermeticamente chiuse (azione diconcia dello zinco).
Saponificazione: l’idrolisi rapida dei trigliceridi che si trovano nel pannicoloadiposo sottocutaneo, produce grandi quantità di saponi ed acidi grassi che vanno a rivestire il cadavere costituendo una barriera per i microrganismi, avviene in cadaveri sepolti in terreni umidi, in acquitrini e a volte anche in acqua, è indispensabile l’assenza di aria.
Sostanze chimiche: naturali o sintetiche che hanno un’azione inibente neiconfronti dei microrganismi, es. cloruro di sodio (sale da cucina), zucchero, olio, aceto, miele, alcol, antibiotici, solo per citarne alcune.
Conservazione in atmosfera di gas inerte (gen. Azoto) opportunamente umidificato – bombardamento con radiazioni ionizzanti: metodi utilizzati per laconservazione delle mummie nei musei.
Mummificazione
Mummie naturali si trovano quasi in ogni parte del mondo.
La mummificazione è un processo spontaneo al quale può essere soggettoogni individuo, dipendendo esclusivamente dal verificarsi di particolaricondizioni chimico-fisiche del luogo di inumazione.
Esistono tre ambienti particolarmente favorevoli alla mummificazione:
Deserto caldo e freddo
La temperatura ambientale ritarda o blocca completamente l’attivitàmicrobica, nello stesso tempo l’aria secca che penetra nelle sepolture grazieall’incoerenza della sabbia, disidrata i tessuti. Si conservano discretamenteanche gli organi interni eccetto il cervello. Alla buona conservazione dei corpicontribuiscono anche sali minerali presenti in gran quantità nei terreni sabbiosi.
Sono state trovate numerose mummie naturali: in Egitto, Perù, Cile, StatiUniti, Messico, Cina risalenti ad un periodo compreso tra il 3000 a.C. (Egitto)al Xll secolo (Stati Uniti). Caratterizzate tutte da una sepoltura nella sabbia o in ambienti chiusi ma molto areati.
Ambiente freddo, secco ed areato.
La bassa temperatura e la scarsità di ossigeno ritardano il processo didecomposizione, l’aria secca e fredda favorisce la disidratazione, il freddo poiconserva i corpi cosi mummificati, anche gli organi interni sono benconservati. Le mummie devono essere conservate in modo da mantenere le condizioni ambientali in cui si è verificato il processo, possono andare bene delle celle refrigerate.
Si sono avuti ritrovamenti di lnuit in Groenlandia, di Lama in Tibet, diesploratori o soldati sulle Alpi, sulle più alte vette del mondo o al Polo nord, e soprattutto di bambini inca sacrificati agli dei sulla cordigliera delle Ande.
Ambiente palustre freddo
L’assenza di ossigeno, l’abbondanza di acido umìco e di sostanze tanniche,unite alle basse temperature che rallentano i processi decompositivi, hannopermesso la conservazione di numerosi cadaveri. Le basse temperature sono essenziali, rallentando i processi decompositivi, danno il tempo all’acido umico e ai tannini di conciare la pelle.
l corpi delle paludi o Bog Bodies, come vengono chiamati, sono stati trovati in gran parte nelle torbiere (un tempo paludi) del nord Europa: Inghilterra,Irlanda, Scozia, Olanda, Germania, Norvegia, Svezia e Danimarca. Risalgono ad un periodo compreso tra il l millennio a.C. all’lV-V sec. d.C. Si tratta, in genere, di condannati a morte e di esseri umani sacrificati agli dei.